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rooftop office

San Mateo (CA), USA - 2016

Il progetto parte dall'idea e dalla volontà di mettere in stretta comunicazione lo spazio interno con lo spazio esterno, vista la posizione privilegiata dell'attico da ridisegnare, che può godere di una vista eccezionale sulla baia di San Francisco.

SPAZI ESTERNI

Lo spazio esterno è diviso in due dal corpo centrale dell'edificio: è quindi parso naturale dare connotazioni diverse alle due aree. Il primo spazio in cui si ha accesso proveniente dall'ascensore risulta così essere più di rappresentanza, con una piccola e poco profonda piscina che, vista dall'interno, è naturale prosecuzione del davanzale delle finestre: dalla piscina o dall'interno della zona coworking, grazie al parapetto vetrato, si ha una visione continua che conduce lo sguardo verso la baia. Una pergola che si intreccia su più livelli conduce ombreggia in parte la zona a bordo piscina e dall'altra ombreggia il percorso che conduce all'ingresso dell'attico. Può essere eventualmente equipaggiata con apposite lamelle in policarbonato o vetrate per far sì che svolga anche la funzione di riparo dalla pioggia.

L'altra porzione di spazio esterno, raggiungibile solo passando dall'interno o scavalcando il tetto, ha un carattere più riservato e per questo è destinata al lavoro o allo svago. Verde e acqua caratterizzano l'area e compenetrano verso lo spazio interno, creando con esso un continuum. Quest'area è attrezzata con un ampio spazio per il coworking ed il relax, una sorta di piccolo anfiteatro con delle panche all'interno delle quali trovano spazio degli sgabelli, così da aumentare il numero di posti a sedere e da donare massima libertà nella fruizione dello spazio. Un mesolone appoggia su questa struttura ed è concepito come spazio lavorativo in singole postazioni affiancate, con appositi sgabelli.

Il percorso verso l'uscita antincendio deve essere assolutamente sempre libero, per cui è stato evidenziato con una pavimentazione in legno. Nella parte più meridionale dell'area è stata infine creata una zona a ridosso di una lama d'acqua, dotata di lettini schermati e di confortevoli poltroncine. Una scala realizzata con mensole a sbalzo conduce al rooftop.

SPAZI INTERNI

L'accesso principale avviene dal terrazzo, dove si trova lo sbarco dell'ascensore; l'attico è tuttavia raggiungibile anche attraverso un corpo scala interno. A ridosso di questo secondo ingresso sono stati ricavati i due servizi igienici unisex.

Tornando all'ingresso principale, si accede direttamente al grande open space che occupa quasi tutto l'attico. Pur essendo un unico spazio, questo è stato suddiviso in aree funzionali grazie ad arredi e partizioni. A ridosso dell'ingresso si trova la reception e un'area per il coworking a forma di L. Questa è stata dotata di due grandi tavoli sospesi che guardano fuori dalla finestra verso la baia; ci sono inoltre due divani ad alcova con schienale alto, che contribuiscono a dare un senso di privacy. L'altro lato della stanza, a ridosso della vetrata,ospita postazioni di coworking doppie, separate tra di loro dagli schienali a tutta altezza delle sedute costruite su misura. Di fronte ad essi si trova una scaffalatura passante, che contiene degli sgabelli da utilizzare liberamente in tutta l'area. Da qui si accede anche alla sala conferenze attraverso il suo ingresso secondario.

La libreria passante ed il retro della reception delimitano l'area in cui è collocato un grande tavolo destinato al coworking; questo spazio è delimitato anche dagli armadietti, accessibili dall'area antistante l'ingresso dalle scale. La struttura degli armadietti è creata su misura e serve anche a sostenere un falso controsoffitto in lamelle di legno, che rende l'area più intima.

In questa prima macro area è stato deciso di sottolineare l'apporto di luce naturale proveniente dalle grandi finestre utilizzando il bianco e solo pochi tocchi di colore vivace, che aiutano ad incrementare la creatività.

La grande area relax è caratterizzata da un lucernario che illumina direttamente la zona dove è collocato il grande sofa in pelle; poltrone appese e pouf permettono la massima libertà nella fruizione dello spazio. Questo spazio ha una pavimentazione differente, con un parquet vintage a spina di pesce, che conferisce una sensazione di calore. L'area è delimitata da una parete curva che prosegue verso l'esterno, facendo penetrare parte del verde del terrazzo; questa parete fa anche da sostegno agli scalini a sbalzo che conducono al rooftop. Il rivestimento in legno nasconde la porta che conduce all'ufficio direzionale, che gode anche della vista su un piccolo giardino d'inverno illuminato da un lucernario.

Qui i colori diventano più delicati, sfumature naturali con grigi e beige, che danno calore, eleganza e comfort all'ambiente.

Alle spalle del divano, interrotta da un muro di verde verticale, è collocata una vetrata che permette l'accesso alla piccola cucina e alla sala conferenze. Questa stanza è separata dalla cucina da una parete attrezzata, in parte vetrata e in parte dotata di armadiature che ospitano anche la televisione. Un controsoffitto rivestito in legno sovrasta il tavolo riunione e nasconde il proiettore; la parete retrostante il tavolo è dipinta con pittura ad effetto lavagna, sulla quale si può scrivere. Non sono state aperte nuove finestre sul muro perimetrale per evitare modifiche di facciata.

Una parete curva vetrata parallela a quella rivestita in legno crea una sorta di corridoio che conduce sia verso il terrazzo che verso i due uffici operativi. Particolarità di questi due locali è di essere separati da una parete manovrabile vetrata (eventualmente anche fonoisolata) che, all'occorrenza, può chiudersi su se stessa per creare un unico ufficio più grande.

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